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BIOGRAFIA C. ROGERS

Carl Rogers (1902 – 1987), è stato uno psicologo statunitense, fondatore dell’approccio centrato sulla persona, un metodo che influenzò tutta la pratica psicologico – clinica contemporanea, in opposizione al metodo freudiano.

 

Infatti, pioniere della psicologia umanistica, è stato colui che ha dato inizio insieme a Maslow a quella che è stata definita come la “terza forza” della psicologia: ovvero l’importanza di mettere al centro dell’indagine psicologica la soggettività della persona e la sua esperienza.

 

Carl Rogers è nato e cresciuto nel sobborgo di Oak Park a Chicago, Illinois. Era il quarto di sei figli di una famiglia protestante, con una rigida osservanza religiosa, pertanto è stato educato in un ambiente rigoroso, nel quale ogni attività ludica era proibita e dove ci si dedicava completamente al duro lavoro. I suoi genitori erano entrambi laureati e di buona origine sociale: la madre era casalinga ed il padre un ingegnere civile.

 

Sin da piccolo, Rogers manifestò una natura solitaria che lo spinse a dedicarsi allo studio e alla lettura, tanto che la famiglia gli attribuì il soprannome di “Professor Mooney”, un personaggio di un cartone animato del tempo. Nel 1914, Rogers e la sua famiglia abbandonarono la città, trasferendosi in una fattoria, dove, con i suoi cinque fratelli iniziò a dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento. Da qui scaturì in lui un particolare interesse per l’agricoltura (e, in seguito, per le scienze), tanto che pensò di studiare, inizialmente, agraria all’Università del Wisconsin-Madison, ambito che abbandonò successivamente per dedicarsi allo studio della teologia e della religione.

 

Nel 1922, intraprese un viaggio in Cina, insieme ad un gruppo di giovani appartenenti alla Federazione Mondiale degli Studenti Cristiani, esperienza che, paradossalmente, portò Carl Rogers a porsi delle domande sulla religione, mettendo in crisi le sue convinzioni circa i principi cristiani.

 

Dopo la laurea, contro il volere della famiglia, sposò Helen Elliot, con la quale si trasferì a New York per entrare in un seminario libero protestante. Rogers trascorse due anni frequentando questo seminario, per poi trasferirsi alla Columbia University Teachers College, dove svolse un dottorato in Psicologia Clinica e lavorò a stretto contatto con John Dewey.

 

Durante il completamento del suo dottorato alla Columbia University e per molti anni dopo, lavorò presso il Rochester Society for the Prevention of Cruelty to Children (RSPCC) in qualità di psicologo infantile. Fu proprio in questo periodo che scrisse la sua prima monografia “Il Trattamento Clinico del Bambino Problematico”, opera che lo rese molto noto, tanto che gli fu offerto l’incarico di professore all’ Ohio State University.

 

Durante la sua permanenza in Ohio, pubblicò il volume “Counseling and Psycoterapy”, che sintetizza tutta la sua esperienza clinica e nel quale si possono rintracciare le basi della sua terapia non direttiva, oggi conosciuta con il nome di approccio centrato sulla persona.

 

Negli stessi anni divenne il primo terapeuta a registrare gli incontri con i pazienti. Questo lavoro permise a Rogers di ottenere un’offerta dall’Università di Chicago, dove si stabilì per dodici anni, durante i quali sviluppò un centro di counseling e pubblicò il libro “La Terapia Centrata sul Cliente”, che ha segnato una svolta nella tradizionale concezione della dicotomia paziente-terapeuta.

 

Dal 1957 al 1963 ottenne la nomina di professore in psicologia e psichiatria all’Università del Wisconsin ed elaborò un progetto per integrare la ricerca e la formazione in psicologia, in psichiatria e in altre professioni sociali.

 

All’età di 62 anni si trasferì con sua moglie in South Carolina, entrando al Western Behavioural Sciences Institute (WBSI) di La Jolla, un’organizzazione no profit di ricerca e formazione, fondata da un ex studente di Rogers. Nel 1968 istituì il Centro per lo studio sulla persona, sulla scia dei principi del WBSI, dove organizzò molti incontri di gruppo che gli permisero di pubblicare successivamente il volume Carl Rogers on Encounter Groups nel 1970. Rogers trascorse gli ultimi anni della sua vita viaggiando molto per promuovere il suo innovativo approccio.

 

Morì il 4 febbraio del 1987 a causa di un arresto cardiaco.

 

 

 

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